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Richiesta rimborso Vodafone adsl

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Hai attivato l’ADSL Vodafone, ma non sei contento del servizio? Per esempio, ti avevano detto che nella tua zona la velocità ADSL era abbastanza sostenuta (o addirittura in fibra ottica) e invece ti sei reso conto che la navigazione é piuttosto lenta o addirittura assente e hai deciso di chiudere il contratto di abbonamento.

Quando si tratta di attivare gli abbonamenti, i gestori telefonici si fanno in quattro, ma lo stesso non può dirsi quando qualcuno, stufo a causa dei continui disservizi, decide di comunicare la disdetta e chiedere infine il rimborso, ossia il risarcimento dei danni subiti a causa proprio del problema irrisolto.

ADSL Vodafone

Si pensi per esempio a un grafico free lance che lavora ogni giorno da casa e la cui ADSL é bloccata, al punto tale da non permettergli il download di alcun documento, di alcuna pagina web.

Attenzione però: prima di chiedere il rimborso, controlla che la velocità della tua linea ADSL sia realmente inferiore a quella minima garantita nel contratto. Infatti, anche se l’offerta attiva dice “fino a 100 mega”, i 100 mega rappresentano solo la velocità massima raggiungibile e non quella minima prevista.

Controlla quindi il tuo contratto e verifica qual é la BMG (banda minima garantita). Dopo controlla la velocità effettiva della tua linea ADSL. Se é inferiore alla BMG hai tutto il diritto di reclamare.

La prima cosa da fare quindi, é chiamare il 190 e fare una segnalazione. Vodafone si impegna a risolvere il guasto entro 3 / 5 giorni. Se dopo i reclami Vodafone non risolve il problema, hai diritto alla disattivazione del servizio senza pagare alcuna penale. Inoltre, ti consigliamo di rivolgerti a un’associazione dei consumatori per conoscere i tuoi diritti di rimborso in questa situazione.

Infatti, mentre in caso di disservizio totale la stessa Vodafone prevede un rimborso (fino a 10 euro al giorno), diverso é il caso di velocità inferiore alla BMG. O meglio: sicuramente hai diritto alla disattivazione del servizio senza pagare penali, ma la situazione é un po’ più complessa per quanto riguarda l’eventuale risarcimento danni, che non é quantificabile in maniera oggettiva. Basti pensare ad esempio a un lavoratore che ogni giorno ha bisogno di internet per la sua professione, oppure a una casalinga che usa internet per ascoltare musica. E’ chiaro che il danno é maggiore per il primo rispetto alla seconda.