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Mobile payment in Italia finalmente ai blocchi di partenza

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Mobile payment in Italia finalmente ai blocchi di partenza” é il titolo di un nuovo Rapporto stilato dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment che rientra nella School of Management del Politecnico di Milano. Nel rapporto vengono illustrati i risultati ottenuti della Ricerca 2009 sui servizi di Mobile Payment, studio che ha permesso di analizzare lo scenario in cui va a inserirsi questa nuova tecnologia.

La ricerca ha permesso di classificare e definire i differenti servizi offerti, valutare il livello di propensione dei vari operatori coinvolti all’utilizzo di questi strumenti di pagamento, nonchè individuarne eventuali punti di criticità e i possibili scenari futuri. Ma veniamo al dunque e cerchiamo di capire cosa potrebbe cambiare.

In Italia nei prossimi tre anni assisteremo presumibilmente all’incremento dell’uso di smartphone, secondo la previsione dell’Open Gate Italia per la Fondazione Ugo Bordoni, la quale ha indagato su questo nuovo canale che sarà utilizzato, forse, anche per pagare caffè e giornale, tramite sms o semplicemente accostando il cellulare a un lettore ottico simile al POS dotato di tecnologia NFC (Near field communication).

All’avvento di questo sistema di pagamento in formato elettronico potrebbe essere profondamente legato, per effetto, anche un fenomeno di emersione del sommerso: tra 3 anni potrebbe far emergere circa 20 miliardi di euro, oltre a ridurre il costo di gestione del contante di altri 3 miliardi di euro. Per questo motivo “è urgente promuovere un ecosistema di sistemi di pagamento innovativi” precisa Alessandro Luciano, presidente della Fondazione Ugo Bordoni, ma é necessario che istituti finanziari ed esercenti riescano ad esprimersi pienamente “poiché i principali attori del mercato, bancari e telefonici, restano ancora a guardare”.

Insomma cari lettori, i cellulari in pochi anni ne hanno fatta di strada: da semplici terminali per l’utilizzo del telefono in mobilità, sono diventati delle macchine fotografiche, dei lettori multimediali, poi quasi dei computer e ora si apprestano a trasformarsi in carte di credito. E voi, cosa ne pensate di questa nuova modalità di transazione: il mobile payment riuscirà naturalmente a rivoluzionare le abitudini degli italiani, oppure il governo ci “costringerà” a farlo con apposite norme?