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Cloud computing cos’è cosa significa

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Queste parole così tecnologiche quanto ermetiche. Letteralmente cloud computing significa “nuvola informatica” e se a primo impatto queste parole possono non dirci nulla, con un più attento esame può farci comprendere appieno il significato di questo termine, che rappresenta il futuro del web.

Quando nacque internet infatti veniva spesso rappresentato nei diagrammi come una nuvola (e qui abbiamo già chiarito il significato del termine cloud), una nuvola nel cielo, nell’etere, quindi al di là della nostra casa e del nostro ufficio, una nuvola che ci permetteva e ci permette tutt’ora di gestire tante attività tramite essa.

Ma mentre fino a poco fa per gestire alcune attività avevamo bisogno di programmi installati al pc e di una connessione internet, oggi non sono più indispensabili entrambe, basta solo il web. Grazie al cloud i programmi e altri dati e file non devono necessariamente essere installati o salvati sul computer, possono infatti essere memorizzati, ospitati, archiviati su uno spazio internet o, come si utilizza dire oggi, “in the cloud.

Il cloud computing cos’è quindi? Per definizione é uno spazio di archiviazione dati sul web, ma non solo. Potremo salvare su internet qualsiasi cosa senza chiavette Usb, hard disk e archivi digitali e fisici. In pratica anziché sul computer, i software, dati o altri tipi di file vengono installati sul web, in una sorta di «nuvola». Questa nuvola é rappresentata da vari server, enormi archivi digitali a cui accedere per usare i dati, software e file vari archiviati.

Quali sono i vantaggi? La disponibilità sicuramente: ovunque sarà sufficiente una connessione internet per accedere ai nostri archivi e potremo dire addio a chiavette USB e altri tipi di supporti, il nostro hard disk sarà più leggero con conseguenti vantaggi. Inoltre potremo accedere ai nostri dati anche con altri dispositivi, come smartphone o tablet, sarà sufficiente una connessione internet.

Quali sono i rischi? Alcuni parlano di rischi di sicurezza o privacy: in caso di blackout o di altri problemi ai grossi server che ospitano i nostri dati, questi saranno impossibili da raggiungere. Per quanto riguarda la privacy il discorso é facilmente intuibile, perchè non tutti in Italia ma anche altrove, potrebbero essere disposti a mettere su un server esterno i propri dati, nonostante le rassicurazioni dei vari servizi.

Quali aziende stanno già sperimentando il cloud computing? Il primo é stato Google, con Gmail, Google Docs e Android, poi Microsoft, con la piattaforma Azure. E sicuramente il mercato non si fermerà.

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