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Intesa Sanpaolo lancia i micropagamenti NFC con smartphone

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Intesa Sanpaolo ha appena annunciato una nuova iniziativa per promuovere la possibilità di effettuare micropagamenti NFC (Near Field Communication) attraverso il nostro smartphone e i lettori abilitati. Viene quindi inaugurata anche in Italia l’era dei pagamenti contact-less, ovvero senza alcun contatto diretto con il POS.

Ma come funzionano questi famosi micropagamenti? E’ molto semplice: all’interno di uno smartphone abilitato è presente il chip di comunicazione wireless NFC, il quale si attiva soltanto quando il dispositivo viene avvicinato di qualche centimetro all’apposito lettore.

Presentato ufficialmente a Milano dai dirigenti del noto gruppo bancario italiano, il nuovo sistema di pagamenti NFC con il telefonino si basa sulla medesima tecnologia già utilizzata da Mastercard con i POS abilitati PayPass, dove basta avvicinare la carta di credito per confermare ed effettuare il pagamento.

Il sistema Move & Pay per il momento è disponibile soltanto in 600 punti vendita di Milano e Torino in via del tutto sperimentale, ma nel corso dei prossimi mesi la disponibilità del servizio verrà estesa a tutta l’Italia.

La SIM telefonica inclusa nel pacchetto è prodotta da Noverca con tecnologia G&D Thaurus (SIM based solution), l’applicazione per il pagamento mobile si basa sul Mobile PayPass MCHIP4 e lo smartphone attualmente compatibile è il Samsung Wave 578 con sistema operativo proprietario Bada 2.0.

Nel comunicato stampa diffuso dall’azienda si può leggere che il pacchetto SIM + smartphone Samsung Celtic Wave 578 è il metodo più semplice e veloce per poter usufruire in Italia dei micropagamenti NFC:

“È quanto basta per pagare in modalità tap&go negli esercizi convenzionati con MasterCard PayPass, avvicinando semplicemente il cellulare ai POS di nuova generazione, trasferire fondi in modalità P2P, monitorare i movimenti e visualizzare gli esercenti che accettano pagamenti con il cellulare. Sono 600 gli utenti che in questi giorni stanno ricevendo il pacchetto e che sperimenteranno questo sistema a Torino e a Milano. Sono dipendenti, clienti di Intesa Sanpaolo e rappresentanti del mondo accademico (Politecnico di Milano e Istituto Boella di Torino).”